La chiesa di Santa Maria di Pollicino
Oratorio campestre situato a circa 2 km dal paese sulla strada per Candia Lomellina. La chiesetta, sicuramente preesistente alla fondazione dell’abbazia, era una pertinenza della «curtis» di Pollicino o Polliciano (l’etimologia, per alcuni studiosi, è derivata da «Padi limus», ossia palude del Po).
La curtis, identificabile con l’attuale cascina Rinalda, era uno dei possedimenti donati da Adalberto d’Ivrea ai monaci di Novalesa.
La curtis, identificabile con l’attuale cascina Rinalda, era uno dei possedimenti donati da Adalberto d’Ivrea ai monaci di Novalesa.
Lo stile romanico è stato più volte modificato dai numerosi restauri e rimaneggiamenti subiti nel corso dei secoli. Sappiamo, dalla relazione di una visita pastorale, che nel 1576 aveva ancora un «portico» sulla facciata, l’altare di serizzo e le pareti interne affrescate, particolarmente l’abside; questi affreschi, oggi completamente scomparsi, erano già sbiaditi all’epoca della visita, perché il visitatore apostolico ordinò che «fossero rinnovate le pitture».
Subì un nuovo restauro radicale nel 1897 e un ultimo nel 1958, quando fu rifatto il soffitto a capriate, il selciato esterno e l’altare.
Al centro dell’abside è collocata la statua lignea della madonna, seduta con il bambino in braccio, opera di un anonimo scultore del ‘400.
Al centro dell’abside è collocata la statua lignea della madonna, seduta con il bambino in braccio, opera di un anonimo scultore del ‘400.
Attualmente la chiesa è di proprietà della famiglia Tagliabue, visitabile su richiesta.